I due corpi celesti distano moltissimi km di distanza l'uno dall'altro: il gigante del nostro Sistema Solare, Giove, dista centinaia di milioni di chilometri dal nostro pianeta, a differenza della Luna posta alla distanza media di 384.000 chilometri, entrambi, però, si trovano sullo stesso piano dello spazio, un punto fondamentale che rende possibile il fenomeno dell’occultazione.
Nella foto qui sopra si possono vedere vicino al punto più luminoso (Giove) anche 4 puntini, i satelliti di Giove.
Il fenomeno è iniziato alle 3:10 del mattino ed èterminato poco prima delle 4,15, quando Giove è ricomparso dal bordo occidentale della Luna.
Lo spettacolo di questa notte ha avuto una scenografia celeste non da poco: infatti apparivano le Pleiadi, un gruppo di stelle in formazione chiamate anche le "sette sorelle", più in basso Aldebaran, la stella più luminosa del Toro, e infine il pianeta Venere.
L’evento che questa notte ha tenuto con il naso all'in sù molte persone, era già stato osservato in passato, tant'è che astronomi-indovini credevano che questi eventi fossero legati a segnali che il cielo voleva inviarci; scienziati come Michael Molnar, della Rutgers University, ritiene che il pianeta Giove racchiuda la chiave del mistero della leggendaria stella di Betlemme.
Giove, visto ad occhio nudo, appare come un puntino luminoso dalla luce bianco-avorio, ma se lo osserviamo con un binocolo o un piccolo telescopio, è possibile distinguere il suo disco planetario; potremo così osservare anche i suoi satelliti naturali, scoperti da Galileo Galilei, ovvero Io, Europa, Ganimede e Callisto.